Luchino Visconti
Luchino Visconti, grande regista e sceneggiatore, padre del Neorealismo e uno tra gli uomini di cultura più importanti del XX secolo, era il quartogenito del duca Giuseppe Visconti di Modrone (il creatore di Grazzano) e di Carla Erba, proprietaria della più grande casa farmaceutica italiana dell’epoca.
Nato a Milano nel 1906, da bambino frequentò il palco della Scala di cui i suoi avi erano soci fondatori ereditando dai genitori la passione per la musica, il teatro e la letteratura.
In gioventù viaggiò spesso a Parigi, dove conobbe Kurt Weill, Jean Cocteau, Coco Chanel.
Fu assistente e costumista di Jean Renoir nel film "Une partie de campagne".
Nel 1939, dopo la morte della madre si trasferì a Roma, dove venne in contatto con i giovani intellettuali che si raggruppavano attorno alla rivista Cinema e collaborò alla realizzazione di diversi prodotti cinematografici.
Nel 1943 girò il film Ossessione, uno dei primi esempi del Neorealismo.
Partecipò attivamente alla Resistenza nei gruppi comunisti e per questo venne arrestato e torturato.
Dopo la liberazione di Roma, si dedicò alla regia teatrale, rinnovando completamente la scelta dei repertori e i criteri di regia.
Morì il 17 marzo del 1976
Una curiosità: il duca Giuseppe Visconti di Modrone ritrasse Luchino, insieme ai sei fratelli, in costumi medievali. L’affresco è ancora visibile oggi sotto i portici del palazzo dell’Istituzione.
FILMOGRAFIA
Ossessione (1943)
La terra trema (1948)
Bellissima (1951)
Siamo donne (1953)
Senso (1954)
Le notti bianche (1957)
Rocco e i suoi fratelli (1960)
Boccaccio '70 (1962)
Il Gattopardo (1963)
Vaghe stelle dell'Orsa (1965)
Le streghe (1967)
Lo straniero (1967)
La caduta degli dei (1969)
Morte a Venezia (1971)
Ludwig (1972)
Gruppo di famiglia in un interno (1974)
L'innocente (1976)