Fauna in Val Nure e Val Chero
In Val Nure e Val Chero troviamo una notevole varietà di specie animali, dovuta principalmente alle grandi differenze nel paesaggio e nel clima tra le zone di pianura e quelle di montagna. L'alta valle, con i numerosi laghetti e le pozze rapprensenta un ambiente idoneo all'insediamento di anfibi e rettili. Tra questi si possono citare il Geotritone italiano, il Rospo comune, la Rana verde, la Lucertola, il Ramarro, la Biscia viperina e la Vipera. Anche l'avifauna è largamente rappresentata, con rapaci come Sparviere, Poiane, Aquile reali, Gheppi; ma anche Pernici rosse, Upupe, Capinere, Merli, Gazze, Picchi, Fringuelli. In base alle tracce si documenta la presenza di Volpi, Talpe, Tassi, Faine, Lepri, Conigli selvatici, Scoiattoli e Cinghiali.
Piccolo roditore della famiglia dei Gliridi, ampiamente diffuso nelle nostre campagne, dalla pianura fino ai 1500 metri. E' un animaletto curioso, come lo scoiattolo corre e si arrampica sugli alberi, salta di ramo in ramo...
Una scheda a cura dell'ornitologo Marco Mastrorilli
Tra aprile e settembre, l'area golenale del Nure rappresenta l'habitat ideale per l'assiolo, un piccolo rapace notturno facilmente
riconoscibile per la presenza di ciuffetti auricolari che a molti paiono orecchie.
Una scheda a cura dell'ornitologo Marco Mastrorilli. Ascolta l'audio con il "churring".
Il torrente Nure nel tratto tra Ponte dell’Olio e Podenzano assume caratteri ambientali che costituiscono lo “scenario”
perfetto per accogliere un animale che possiamo chiamare “il fantasma del fiume": il succiacapre.
Alla scoperta di un uccello raro e molto particolare che si può osservare nel Nure con una scheda dell'ornitologo Marco Mastrorilli.
Il parco storico di Grazzano Visconti è stato dotato di web cam per l'osservazione degli animali anche di notte.
Il geotritorne (speleomantes ambrosi) è un anfibio "poco anfibio" che si può incontrare negli sfasciumi di roccia umida, o in grottte e anfratti rocciosi umidi.
Un bellissimo uccello, dall'aspetto molto curioso, caratterizzato da corpo tondeggiante, piumaggio compatto, coda breve e zampe prive di
membrana.
I fiumi e i torrenti appenninici sono spesso attraversati da ponti, e presentano lungo le rive ripide pareti rocciose di arenaria. Sono questi i
luoghi ideali per la nidificazione della rondine montana.
La fascia collinare della provincia di Piacenza, caratterizzata da aree coltivate alternate a boschi, siepi, incolti e affioramenti rocciosi, è
certamente il settore dove è più facile avvistare gli zigoli.
Le faggete delle zone appenniniche negli ultimi anni sono ritornate ad ospitare un antico protagonista della vita della montagna: il lupo
(canis lupus).
I pascoli delle vette dell'Appennino da alcuni anni sono ritornati ad esser aree di caccia di uno dei rapaci più belli e maestosi di tutta l'avifauna: l'aquila reale.