Villa Peyrano fu realizzata verso la fine del Seicento dai padri Gesuiti del piacentino Collegio di San Pietro.
Con lo scioglimento della Compagnia da parte del Papa Clemente XIV, i Gesuiti dovettero vendere la villa alla fine del Settecento.
La famiglia Peyrano, di antica e nobile origine genovese, acquistò la villa nel 1840. L'attuale proprietaria è Donna Barberina Oltrona Visconti, figlia di Maria Carlotta Peyrano, che insieme a Luigi Marzotto Caotorta se ne occupa.
L'elemento scenografico centrale di grande suggestione è la scalinata di gusto rococò che dal viale di accesso immette nel giardino pensile prospicente la villa, contenuto da alti muri.
Interessanti risultano gli affreschi del piccolo Oratorio, dove eleganti vasi di fiori affiancano l'altare dipinto secondo il gusto scenografico prospettico di derivazione bibienesca.
In seguito alla recente ristrutturazione della villa, i saloni, le ampie gallerie ed il giardino sono la cornice ideale per ospitare eventi.
Nel giardino all’italiana, di impianto settecentesco, fanno bella mostra di sé tre cedri dell’Atlante. Particolarmente interessante è l’ampia collezione di rose, si contano più di 150 varietà differenti.
Dei 40 ettari della proprietà, 23 sono coltivati a vigneto in forma di anfiteatro tutt’intorno alla villa, e la passeggiata tra le vigne offre la bella e profonda vista su tutta la Val Nure, fino alla Pianura Padana.