Monte Lama
I diaspri affioranti del Monte Lama sono selci stratiformi, dunque rocce stratificate composte quasi totalmente da silice biogenica, le cui impurità ferrose (ematite) conferiscono ad esse il caratterstico color rosso fegato. La loro composizione mineralogica rende ragione dell`elevatissima durezza e compattenza delle rocce.
L`origine della silice è da ricercarsi nei radiolari, organismi unicellulari dal guscio siliceo che vivono nel mare, e che oggi per esempio popolano le fasce equatoriali degli oceani Pacifico e Indiano.
Una volta morti, i radiolari si depositano sul fondo e si ossidano, e il loro guscio si dissolve. Solo una piccola percentuale di radiolari raggiunge il fondale, e si sedimenta.
Milioni di anni fa anche l`Appennino era sommerso dal mare, e questi sedimenti hanno originato una successione di strati rocciosi denominati radiolariti o diaspri che oggi caratterizzano il colore e l`aspetto di diversi monti, tra cui il Monte Lama. Qui non è raro vedere luccicare le mineralizzazioni quarzose.
Il monte è ricoperto da faggete e, nella parte sommitale, da praterie dove si possono trovare alcune specie di orchidee, tra cui la più comune è l'Orchis Sambucina, di colore rosso o giallo.